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Keita, la strana storia di un talento che fa già sognare la Lazio

Il Barcellona volle cederlo perché mise dei cubetti di ghiaccio nel letto di un compagno

Diciotto anni, due piedi fatati e un destino da predestinato. E' la strana storia di Keita Balde Diao che ha scelto la Lazio e l'Italia per affermarsi nel calcio che conta. A differenza di tanti campioni prodotti dalla 'cantera' del Barcellona, infatti, il giovane senegalese, naturalizzato spagnolo, ha scelto di lasciare la città catalana per Roma, sponda biancoceleste.

Merito del ds Igli Tare, della mediazione dell'agente Nunzio Marchione, e di uno scherzo. Nel corso di una tourné del Barcellona in Qatar, infatti, l'attaccante mise dei cubetti di ghiaccio nel letto di un compagno che gli costarono il ''confino'' nella società satellite del Cornelia. Anche lontano dalla 'cantera', però, Keita non ha perso il vizio del gol realizzando in una stagione 47 reti. 

Abbastanza per attirare l'attenzione di diversi club, tra cui la Lazio che approfitta della voglia di rivalsa del calciatore nei confronti del Barcellona, nonostante avesse tra i propri estimatori lo stesso Pep Guardiola. E piuttosto che tornare a casa (è nato a pochi chilometri dal capoluogo della Catalogna), decide di firmare un triennale con la Lazio che dà ai blaugrana soltanto un indennizzo di 270mila euro (altri 30mila, invece, al Cornelia). Per vederlo esordire con la Primavera biancoceleste, però, occorre attendere quasi un anno perché il passaporto spagnolo tarda ad arrivare. Ma lui non desiste e appena può mostra a tutti la sua classe sin dal torneo ''Wojtyla''. 

E ancora a suon di gol diventa uno dei protagonisti dello Scudetto Primavera. Poi da questa estate, dopo aver firmato un prolungamento sino al 2017, è in pianta stabile in prima squadra. E dopo gli assist regalati in Europa League, e l'esordio contro il Chievo, al Tardini ha trovato anche il primo gol in campionato. ''E' un diamante'', ha detto il tecnico Petkovic. 

Lui, invece, affida le sue emozioni ad Instagram: ''Ieri 1/o gol in Serie A, peccato per il pareggio, si continua a lavorare! Grazie a tutti per il supporto. Forza Lazio''. Ma i tifosi l'hanno già eletto come proprio idolo ben prima della rete segnata ai ducali.

Al punto che è già partita la caccia al soprannome più adatto: da K-bomb a El magico, da Keitaldo a Wonder Boy e Aladdin. I biancocelesti hanno trovato il proprio campioncino. E oltre alla lampada, la Lazio si sfrega le mani: al Barcellona ha strappato, infatti, anche il suo ''gemello'' del gol Mamadou Tounkara: un anno di meno di Keita, e una storia ancora tutta da scrivere.


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