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Lazio-Napoli, le pagelle: Immobile ci prova. Male Milinkovic e Luis Alberto

I padroni di casa partono bene e passano con Immobile. Milik pareggia e Insigne ribalta tutto

FOTO ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

La Lazio perde 2 a 1 contro il Napoli nell'esordio del campionato 2018 2019. I padroni di casa partono forte con Francesco Acerbi che lancia Ciro Immobile per l'uno a zero che sblocca il match. Gli ospiti però reagiscono e prima dell'intervallo pareggiano con Arkadiusz Milik. Ad inizio ripresa, poi, Lorenzo Insigne ribalta tutto portando il Napoli avanti. 

Le pagelle di Lazio-Napoli

Strakosha 5,5 - Il portiere albanese, nonostante l'arrivo di Proto, viene confermato come prima scelta tra i pali. Prima dell'intervallo, però, sbaglia l'intervento che poi regala il gol del pari a Milik con il Var che lo grazia risparmandogli la figuraccia. Rete che però il polacco firma poco dopo, stavolta senza colpe di Strakosha. 

Luiz Felipe 5,5 - Ai nastri di partenza è davanti a Bastos e Wallace nelle gerarchie difensive della Lazio. Insigne è una spina nel fianco per l'ex Salernitana e quando cerca l'anticipo si fa spesso beffare. Esce per una botta alla gamba dopo 45 minuti. 

Acerbi 6 - Arrivato dal Sassuolo, è chiamato a prendersi la responsabilità di comandare la difesa. Ruolo che, l'anno scorso, faceva De Vrij. Sgomita e fa a sportellate con Milik. Buone le lettura, applaudite dalla Curva Nord tant'è che prende fiducia e con un lancio al bacio manda in porta Immobile per l'uno a zero. Cala pure lui alla distanza.

Radu 5,5 - Gli anni passano e lui resta. Il romeno è una certezza per Inzaghi. Quell'usato sicuro che serve sempre. Bello il duello, anche molto tattico, con Callejon. Subisce un colpo in testa, resta in campo ma ha colpe sul gol del pareggio di Milik tenendo in gioco tutti. 

Marusic 5,5 - Si piazza come ormai solito largo a destra. A differenza di Caceres è chiamato a spingere tanto e, alla fine, anche a giocare come esterno offensivo. Un po' troppo timido, cala nel secondo tempo e si perde Insigne in occasione del 2 a 1 del Napoli. 

Parolo 6 - Gregario e lavoratore come sempre. L'ex centrocampista del Parma aiuta Marusic in copertura su Zielinski, sempre bravo ad andare senza palla. Inzaghi lo sprona e gli chiede, praticamente, di essere ovunque: lui esegue senza eccellere.

Badelj 6 - Il croato, senza Leiva, è chiamato a fare da diga davanti alla difesa e a dettare i tempi in mezzo al campo. Tecnicamente lascia un po' a desiderare ma è un giocatore solido, e piace anche per questo. Quando cala di intensità soffre. 

Milinkovic-Savic 5,5 - Doveva partire ed invece è rimasto. Probabilmente è il vero top player della Lazio e, quest'anno, sarà atteso al varco. La condizione non è ancora ottimale, si vede, ma il serbo non si tira mai indietro. Da lui, però, si pretende di più.

Caceres 6 - Senza Lulic, Inzaghi lo schiera come terzino sinisto. Aiuta Radu su Callejon e tiene d'occhio anche Allan. In avanti spinge con grinta e un po' di confusione ma va bene così perché non tira mai indietro la gamba e l'uruguaiano piace anche per questo ai tifosi. 

Luis Alberto 5,5 - Partito Felipe Anderson, lo spagnolo è chiamato a salire in cattedra giocando sempre più vicino ad Immobile. Gioca troppo a intermittenza, anche perché è la prima di campionato. Ancora lontano dalla condizione migliore. 

Immobile 7 - L'attaccante napoletano gioca quello che, per lui, è un derby. Lotta tra Koulibaly e Raul Albiol muovendosi come sempre tra le linee. Il gol dell'uno a zero è una perla rara con il bomber laziale che porta a scuola Mario Rui e proprio Koulibaly e Raul Albiol prima di insaccare. E' l'unico sempre pericoloso anche quando la Lazio soffre.

Bastos 5,5 - Entra nel secondo tempo al posto di Luiz Felipe. Il suo compito, arduo, è quello di prendere le misure a Insigne. E proprio dal lato suo il Napoli trova il gol del raddoppio.

Correa 6 - L'argentino entra nel finale al posto di Badelj. Fa vedere qualche spunto interessante anche se non riesce ad incidere. Bravo tecnicamente l'argentino sarà assolutamente da rivedere, magari anche per più minuti in campo.

Inzaghi 6 - Il tecnico laziale si trova di fronte un mostro sacro come Ancelotti. Senza Lulic e Leiva squalificati, si inventa Caceres laterale e affida al neo acquisto Badelj la regia della sua Lazio. Immobile e compagni partono alla grande, fanno la partita e passano proprio col bomber di casa. Quando però la Lazio cala, il Napoli cresce, prende campo e va in gol sia con Milik che con Insigne. 


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