Portuense

Portuense, piantati in una scuola gli alberi donati dall’ambasciata d’Irlanda

Il presidente del municipio XI Gianluca Lanzi: "Riforestare la nostra città, i nostri quartieri, è una sfida imponente ed è necessario che sia colta da più attori"

Tre tigli sono stati messi a dimora in una scuola, l’asilo nido di via degli irlandesi. A donarli all’istituto ha provveduto l’ambasciata d’Irlanda, presente durante la rituale piantumazione.

La piantumazione degli alberi

La Capitale è impegnata su più fronti, nel tentativo di rinnovare il proprio patrimonio arboreo. Ma non ci sono soltanto gli investimenti  realizzati i fondi del PNRR, e quelli messi in campo grazie al decreto clima.“Stiamo coinvolgendo tante realtà della città, comprese le ambasciate, in iniziative finalizzate alla donazione di alberi” ha spiegato Valerio Barletta, il capostaff dell’assessorato all’ambiente di  Roma Capitale “è la prima volta che accade in questo municipio che, per l’occasione, ha deciso di destinare i tigli al giardino dell’asilo nido”.

La donazione alla scuola

“Siamo grati all’Ambasciata d’Irlanda in Italia per aver voluto omaggiare Roma nella settimana di San Patrizio con la donazione di tre tigli” ha dichiarato il presidente municipale Gianluca Lanzi che insieme ai rappresentanti dell’assessorato capitolino all’ambiente e ad alcuni rappresentanti della propria giunta, ha accolto l’ambasciatrice Patricia O'Brien al nido di via degli Irlandesi. Anche l’ambasciatrice si è detta grata per aver potuto contribuire, con la donazione degli alberi, ad accrescere “il sentimento di attenzione e protezione verso l’ambiente” dei piccoli iscritti alla scuola.

Giovani generazioni e sfide ambientali

“Riforestare la nostra città, i nostri quartieri, è una sfida imponente ed è necessario che sia colta da più attori, non solo dall’amministrazione capitolina e municipale – ha aggiunto il minisindaco di Arvalia – Per questo l’iniziativa con l’ambasciatrice ha avuto un grande valore simbolico e concreto”. L’ambizione di rendere ancor più verde la città ed i suoi quartieri periferici, passa anche per la capacità di saper coinvolgere le giovani generazioni. “Quando saranno grandi – ha ricordato il minisindaco a margine della cerimonia – saranno più preparati di noi a cogliere le sfide ambientali”.
 


Si parla di