Velletri

Velletri: rimossa la rampa di accesso alla Chiesa di San Clemente, proteste dei disabili

Il consigliere comunale Di Luzio: "Inspiegabile la decisione del Vescovo di rimuovere la rampa di accesso per disabili nella Cattedrale di San Clemente, invece di ridurre le distanze azioni come queste allontanano"

La Chiesa di San Clemente a Velletri

Fa discutere a Velletri la decisione del Vescovo Vincenzo Apicella di rimuovere la rampa di accesso per i disabili all’ingresso della Cattedrale di Velletri dedicata a San Clemente, opera costata circa 5000 euro inaugurata in occasione dei festeggiamenti per il Giubileo della misericordia per favorire l'accesso alla Basilica veliterna e alla Porta Santa.

Associazioni e cittadini si sono subito mobilitati e in pochi giorni hanno raccolto quasi mille firme per chiedere al vescovo di ripensarci, purtroppo senza successo visto che la rampa è stata rimossa a inizio di questa settimana.

Incredulo sulla scelta della curia il consigliere comunale Dario Di Luzio: "La rampa è stata utilissima in questi mesi per entrare in chiesa  per le persone con disabilità, per gli anziani o anche per le mamme con passeggini, un ingresso comune per tutti, senza nessuna distinzioni o discriminazioni. Poi quando si parla tanto di abbattere le barriere, qui a Velletri si fa l’opposto. E’ inspiegabile la decisione presa anche perché l’opera è recentissima, costata non poco, e non dava nessun fastidio. Il Vescovo ha voluto rimuoverla nonostante i tanti che hanno cercato di fargli capire l’importanza della rampa in quel punto e di non buttare soldi, proprio nell’anno della misericordia. Azioni come queste invece di ridurre le distanze allontanano".

"Credo che il compianto e amatissimo Mons. Andrea Maria Erba si sarebbe comportato in tutt’altro modo.  Senza dimenticare poi che per il Giubileo della misericordia – aggiunge ancora Di Luzio –, quindi tra l’altro per il portone e pure per la rampa di ingresso per i disabili, sono stati spesi anche dei soldi pubblici, visto che il Comune di Velletri ha dato un sostanziale contributo economico al Vescovo per il Giubileo stesso, oltre a fondi della parrocchia, di cittadini e di associazioni del territorio, che ora giustamente protestano".


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