Centocelle

V municipio, è tempo di bilanci: due anni di governo tra appalti fermi e decentramento fallito

Il presidente Palmieri fa il punto dei due anni di mandato nell'aula consiliare in via Giorgio Perlasca. Presenti cittadini, comitati e due consiglieri di opposizioni. Fuori lo striscione: "Bastava un tweet per due anni di niente"

Le partite vinte in due anni di mandato, al netto di un decentramento che non si è mai concretizzato davvero, di un accorpamento difficile da attuare, e di un terremoto giudiziario che si è fatto sentire, con il blocco degli appalti, sulla rete di servizi di tutta la città. Per il V municipio è tempo del redde rationem. Nell'aula consiliare di via Giorgio Perlasca, a dieci giorni dall'irrevocabilità delle dimissioni del quasi ex sindaco Marino, il presidente Palmieri tira le fila. 

"Ho trovato giusto rendicontare ai cittadini di quanto è stato fatto dal municipio in questi due anni" esordisce davanti a comitati, associazioni, singoli abitanti, giunta al completo e consiglieri di maggioranza, puntualizzando subito: "Abbiamo lavorato per mesi senza bilancio, con risorse ripartite in dodicesimi, con gli appalti revocati per l'inchiesta Mondo di Mezzo, e con forti tensioni sociali da Tor Sapienza e gli scontri dell'anno scorso alle precedenti manifestazione a Torpignattara e Pigneto". Della serie, siate clementi se non tutti i tiri sono andati in rete.

Sul sociale, "perché è la cifra di quanto una comunità riesce a essere coesa", il minisindaco ricorda l'apertura "del centro per le vittime di violenza in via Prampolini, della casa delle arti e del gioco in via Policastro, del centro sportivo Beniamino Scarinci in via Torre Annunziata". 

Per quanto attiene ai lavori pubblici abbiamo la riqualificazione di piazza del Quarticciolo e di Largo Preneste, entrambe gli spazi sono pronti o quasi alla riapertura dopo anni di attesa, la creazione dell’area verde attrezzata nel parco di Casale Rosso e delle piazzette per l'entrata e uscita da scuola a via Penazzato/via Rigola, i nuovi marciapiedi in via di Marcianise e in via Monte Forte Irpino. 

Poi c'è il capitolo voragini, tasto dolente di un territorio dove cavità e crateri sotterranei sono i più numerosi di Roma. "Siamo riusciti nonostante le ristrettezze del bilancio a chiudere via Dulceri, via Cesati, via Anagni e via Filarete. E abbiamo anche consolidato e riapertura la scuola Balzani". Interventi andati di pari passo con la stesura del Piano del Rischio Idrogeologico del territorio, "uno strumento fondamentale per pianificare la manutenzione". Sul fronte scuola i lavori avviati per l'apertura di due asili nido, uno in via Beccatelli, l'altro in via Locorotondo. Con la speranza che "chi verrà dopo di noi, possa aprirli al più presto alleggerendo le liste d'attesa". 

Metro C e Prenestina Bis segnano il cambio di passo, già arrivato o ancora atteso, per la mobilità del quadrante. E la terza linea sotterranea della Capitale, "ha portato anche alla riqualificazione di diversi spazi di superficie penso a piazza dei Mirti e piazza della Gardenie". Certo, si poteva fare meglio. Le uscite in cemento simili a loculi di un cimitero non hanno riscontrato grande apprezzamento tra i residenti, e questa è storia nota. Ma meglio di niente. "Ci sono passato quest'estate, ad agosto, erano piene di abitanti che si ritrovavano, sono diventati punti di aggregazione importanti". 

E poi ancora "il completamento dell’iter amministrativo per l’assegnazione dei locali sottratti alla mafia di via Altobelli", la cura del verde, vista la latitanza del Comune, "attraverso scomputi e sponsorizzazioni" e la lotta "al cemento" con "il Centro Carni salvato alla speculazione edilizia, tramite regolare contratto di affitto agli operatori" e l'annullamento del Piano Particolareggiato Casilino con annesse cubature previste sul comprensorio vincolato dall'Ad Duas Lauros. I 3 milioni di euro per via Tiratelli, la strada di collegamento tra Prenestina e Collatina e l'accordo con l'Rfi per la costruzione delle case della Tav. Insomma, la lista è lunga. Ma non manca chi fa notare che lo è altrettanto quella delle promesse rimaste sulla carta. 

I residenti presenti intervengono al microfono dell'Aula. Un cittadino fa notare l'abbandono da anni del parco Somaini, i membri del comitato No Cemento a Roma Est gridano allo scandalo ricordando il caso Lidl, un supermercato in via di realizzazione su via dell'Acqua Bullicante: per fermare i cantieri il municipio avrebbe dovuto alzare la voce più di quanto non abbia fatto, e garantire la trasparenza. E ancora le fogne di via Formia mai realizzate, il Pigneto che nonostante l'apertura della nuova isola pedonale resta ostaggio di spaccio e microcriminalità, il mercato contadino di Torpignattara rimasto tagliato fuori dal meccanismo virtuoso dello scomputo del Cosap in cambio della pulizia dell'area. 

Per i consiglieri di opposizione (Fdi), presenti con uno striscione appeso fuori dai locali di via Perlasca, "Bastava un tweet per due anni di niente". Poi l'elenco, corposo anche questo, di proclami sfumati nel nulla. Dalla "farsa della moratoria urbanistica, alla mancata apertura di nidi pronti come il Prampolini, dal non aver impegnato i soldi già stanziati per la messa in sicurezza degli stabili di Villa Gordiani con il consolidamento delle cavità sotterranee alla la mancata gestione dei gravi problemi Tor Sapienza con promesse mai mantenute. Dall’irrisolta questione dell’eco-mostro di Tor Tre Teste ai i cantieri infiniti come quello di via Alò Giovannoli e via Antonio Tempesta". Promesse non mantenute o istanze rimaste inascoltate. 

Anche se, il minisindaco lo dice più volte, il margine di lavoro non è finito. La programmazione per il territorio non si ferma con il cortocircuito politico che ha messo al tappeto Marino. Alcune richieste di intervento sono già state inoltrate al Prefetto e i progetti non mancano per la fase, ancora da definire nei dettagli amministrativi, in cui con ogni probabilità minisindaci e consigli resteranno in piedi traghettando il municipio verso il voto. Ma di questo non si parla, come sottolinea Palmieri, "non sarebbe corretto". Ancora non è tempo di campagna elettorale.


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