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Che fine ha fatto il giardino barocco di via Giulia

Cartelli appesi nell'area di cantiere dov'è prevista la realizzazione del giardino. La concessionaria del parcheggio precisa: "Nostri lavori terminati nel novembre 2021"

E’ trascorso un anno dall’avvio ai lavori destinati a realizzare un “giardino barocco” in via Giulia. Sopra il parcheggio interrato, però, l’intervento non è stato ultimato, tra le proteste dei residenti che lamentano “10 anni di false promesse”.

L'indice puntato verso la concessionaria

Lo stato d'animo di chi abita o lavora nella zona, è facilmente desumibile dai cartelli che sono stati posizionati, nei giorni scorsi, intorno all'area di cantiere. Il bersaglio è il concessionario del parcheggio che, si legge in una delle affissioni, “guadagna milioni, mentre il giardino non c’è”. 

La concessionaria del parcheggio multipiano ha però fatto sapere di  non avere responsabilità in merito al mancato completamento dell’intervento urbanistico. Pur dichiarando di “comprendere l'intolleranza dei residenti”, l’amministratore delegato dalla Cam Spa, l’ingegnere Angelo Marinelli, ha precisato che i lavori di loro competenza “sono terminati a novembre 2021”.

Il giardino, “uno spazio verde in stile barocco con una vista panoramica oltre il Tevere e verso il Gianicolo” come aveva avuto modo di descriverlo l’allora sindaca Raggi nel marzo del 2021, resta off limits. Gli studenti del vicino liceo Virgilio, che avrebbero potuto accadervi direttamente, continuano a vedere dalle finestre del liceo un’area di cantiere. La riqualificazione è ferma.

Le origini della vicenda

La storia del giardino di via Giulia è annosa. La convenzione firmata dal comune con la Cam risale al 2008. All’epoca, ha ricordato l’amministratore delegato della concessionaria, “era stata ipotizzata la realizzazione di un progetto di ampio respiro in una zona degradata da uno sventramento urbanistico mai concluso”. Ma il rinvenimento di importanti reperti archeologici, emersi durante le indagini preliminari, comportarono una variante al progetto che vide allungarsi l'iter amministrativo ben oltre le previsioni.  Il nuovo progetto, approvato in conferenza dei servizi nel maggio del 2016, è rimasto fermo per anni al dipartimento mobilità, tra le proteste dell’amministrazione locale, dei residenti e dei commercianti della zona. Proteste sfociate anche in sit-in davanti all’area di cantiere.

A sbloccare la vicenda aveva provveduto una delibera firmata dalla giunta Raggi nell’ottobre del 2020. Firma che aveva portato all’inizio dei lavori. “L'avvio di questo cantiere è il coronamento di un lungo percorso per restituire decoro e bellezza a uno spazio importante in una zona di grande valore storico e architettonico” aveva ricordato la sindaca, sottolineando che in tal modo veniva sanata “una ferita aperta da anni, dopo aver sbloccato definitivamente il progetto rimasto fermo a causa di inefficienze e lungaggini burocratiche”.

I lavori da completare

Il progetto che avrebbe dovuto portate all’apertura del giardino barocco, prevede il contestuale impegno del municipio I e della concessionaria del parcheggio. La Cam, “avrebbe dovuto eseguire solo il muro perimetrale” ha ricordato il numero uno dell'azienda. Al municipio I invece era stato affidato compito di provvedere all’individuazione della ditta incaricata all’intonacatura ed alla sistemazione del verde interno. “Ribadiamo ai cittadini romani ed agli abitanti di via Giulia che Cam ha già realizzato la propria parte di opere” ha precisato la concessionaria. Resta da fare il giardino.


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