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Tor di Valle: la pista ciclabile è stata inghiottita dalla vegetazione

La dorsale Tevere Sud, da via del Cappellaccio al GRA, versa in pessime condizioni. BiciRoma avverte il Comune del pericolo per i ciclisti e per possibili incendi "già avvenuti durante le scorse estati"

La ciclabile in via del Cappellaccio è davvero sfortunata. Negli anni ha visto accadergli di tutto. Minacciata dall’incuria, spesso e volentieri dagli insediamenti abusivi, negli anni è stata percorsa anche da camion e motorini. Questa volta però, per attraversarla non basterebbe un tank. La vegetazione che letteralmente l’avvolge, è tanto fitta da renderne difficile non soltanto il transito, ma anche la semplice visaulizzazione.

LA PISTA DIMENTICATA - Nascosta tra le siepi, talvolta interrotta da ramaglie e tronchi, la pista versa in condizioni pessime. Per ora, senza che nessuno abbia intrapreso delle iniziative per ovviare alla situazione. Ci ha provato, in giornata, l'associazione Bici Roma, tornando a scrivere a Roma Capitale. Nella lettera, inoltrata all’Assessore Paolo Masini, titolare della delega sulla manutenzione delle piste ciclabili, vengono segnalate diverse anomalie. Non è la prima volta che Fausto Bonafaccia, negli ultimi mesi, ha preso carta e penna per rivolgersi al Comune.

SICUREZZA E INCENDI - “La situazione lungo la pista ciclabile Tevere Sud da via del Cappellaccio al Gra  è notevolmente peggiorata e mette a forte rischio la sicurezza dei ciclisti che la percorrono - spiega il Presidente di Bici Roma, che fa riferimento ad una precedente lettera inoltrata il 26 giugno - Oltre alla quasi impossibile transitabilità e al pericolo di incidenti tra ciclisti, c’è anche un pericolo incendi che, durante le estati passate, è già avvenuto in queste tratte. Riceviamo numerose segnalazioni da cittadini indignati, pertanto chiediamo l’urgente ripristino della normalità come già avvenuto sulla ciclabile Tevere Nord”.


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