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La guerra dei centri commerciali, Euroma2 contro Maximo: "Non autorizzare l'apertura"

Da Fratelli d'Italia al PD, l'opposizione capitolina ha chiesto di sospendere la concessione delle autorizzazioni all'apertura. Richiesta analoga è stata formulata dallo Studio Police&Partners che assiste Euroma2

L’inaugurazione del Maximo Shopping Center è ancora prevista per il 28 ottobre. I futuri clienti delle 160 attività commerciali, da Primark a Decathlon, già ne stanno pregustando l'apertura. Ma le opere pubbliche non sono pronte.  E non è un dato irrilevante. Anche perchè, le opposizioni in Campidoglio e da qualche giorno anche l'ufficio legale del vicino Euroma2, sta chiedendo di non autorizzarne l'apertura.

Le opere pubbliche

Ci sono delle opere che non sono state realizzate perchè, nonostante fossero previste nel Piano di Recupero Urbano del 2006, non sono state poi inserite nella Convenzione urbanistica firmata due anni dopo. E’ il caso della passerella paedonale che avrebbe dovuto consentire, a piedi,il collegamento tra il quartiere del Laurentino ed il nuovo centro commerciale. Viene da sè che, non essendo più contemplata, l'opera non è stata avviata. Ci sono però anche delle opere pubbliche, espressamente previste nella convenzione, che non sono state completate. E' il caso della piazza pubblica. Con i suoi 15mila metri quadrati, doveva essere più grande di Piazza del Popolo. Di quell'intervento, però, manca ancora almeno il 30%.

La sede non realizzata

L’altra questione rimasta in sospeso riguarda l’immobile che, da PRU e Convenzione Urbanistica, era destinato ad ospitare tutti gli uffici del Municipio IX. Quella funzione era stata messa in discussione dall’ente di prossimità. Nel corso della passata consiliatura, il parlamentino di via Silone aveva infatti valutato l’opportunità di utilizzarlo per altre finalità. Resta il fatto che, la sua edificazione, è comunque prevista nell’ambito della convenzione urbanistica. E va realizzato, anche se non dovesse, poi, essere destinato ad ospitare gli uffici del Municipio.

Primark e non solo: le attività commerciali di Maximo

La richiesta alla Giunta Raggi

Il mancato completamento delle opere previste nella convenzione, ha portato i consiglieri dell’opposizione a presentare una mozione. “All'assessore al Commercio, Carlo Cafarotti, chiediamo di vigilare e diffidare il dipartimento a dare l'autorizzazione ad aprire. A Roma - ha dichiarato Giulio Pelonzi, capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio - non si possono aprire cubature commerciali se non vengono fatte prima le opere pubbliche che le giustificano".

Nella mozione, firmata dai capigruppo  Pelonzi (Pd), De Priamo (Fdi), Celli (Lista Civica), Fassina (Sinistra X Roma) e Grancio (Misto), viene anche chiesto di “avviare formalmente una 'due diligence' tecnico amministrativa per verificare la correttezza e la congruità di tutti gli atti amministrativi sviluppati a partire dal bando” in modo da verificare se “il soggetto privato attuatore abbia adempiuto sempre agli obblighi di legge”. Nelle more dei controlli richiesti, come accennato, viene chiesto di sospendere il rilascio di tutti i titoli autorizzativi” anche perché, si legge nella mozione, “il rispetto della convenzione richiede esplicitamente l'obbligo di realizzare prioritariamente, o contemporaneamente, le opere pubbliche”.

La guerra tra centri commerciali

Non ci sono soltanto i consiglieri dell’opposizione ed i comitati locali, a partire dal consiglio di quartiere del Laurentino Fonte Ostiense, a chiedere di completare le opere previste in convenzione. Una simile richiesta arriva anche dal vicino Centro Commerciale Euroma2 il cui ufficio legale, lo studio  Police&Partner, ha sollecitato l’intervento del Campidoglio.

L'ipotesi del danno erariale

Nella lunga lettera firmata dallo studio legale, vengono infatti invitate “le Amministrazioni, ad inibire la prevista apertura del centro commerciale che si pone in violazione delle obbligazioni assunte con le Amministrazioni e le collettività da esse rappresentate, con manifesto e grave danno erariale”. In caso contrario, se questa "inibizione" non dovesse arrivare, Police&Partners ha chiarito cosa succederà. La loro assistita, proprietaria di Euroma2  “si trovera' costretta a tutelare i suoi diritti e i suoi interessi gravemente pregiudicati e messi a rischio dalla condotta anticoncorrenziale”. Insomma, per il Campidoglio, l'inagurazione del 28 ottobre si sta trasformando in una bella gatta da pelare. Lo slittamento dell'apertura, a questo punto, diventa sempre più probabile.
 


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