Laurentino

Centro commerciale Maximo, salta l'inaugurazione: le insegne sono coperte e sull'apertura cala il silenzio

Il Comune non ha rilasciato i permessi ad aprire. Pesa il mancato completamento delle opere pubbliche previste dalla convenzione che il Campidoglio, per salvaguardare anche i posti di lavori, proverà ad integrare

Foto di R. De Cristano

Insegne coperte e nessuna inaugurazione per il centro commerciale Maximo. In attesa della decisione del TAR Lazio a cui si è rivolta la proprietà, la Parsec 6 spa, lo shop center di via Laurentina resta chiuso.

Regna l'incertezza

La data annunciata per l'inaugurazione, il 28 ottobre, è scivolata via senza che dalla proprietà arrivassero nuove comunicazioni. L’apertura, che doveva essere immediatamente successiva, é stata rimandata a data da destinarsi. Regna l’incertezza. McFit, il colosso del fitness che nel mall di Laurentina dispone d’uno spazio pari a 2100 metri quadrati, ha comunicato che il loro nuovo centro aprirà, genericamente, “in autunno”. Primark, che in via Laurentina ha uno store da 7mila metri quadrati, sul proprio sito non fornisce informazioni.

Lavoratori e clienti

A restare col fiato sospeso sono i 2500 lavoratori che nel centro commerciale avrebbero trovato un’occupazione. Ed anche i tanti clienti che erano pronti a varcare i cancelli di via Laurentina 865. Sono delusi dall’assenza di informazioni e, in queste ore, attendono di sapere quando potranno accedere al nuovo centro commerciale.

Le attività commerciali del Maximo

Le opere non realizzate

La mancata apertura è legata al tema della autorizzazioni che, gli uffici capitolini, non hanno rilasciato. Non sono state completate le opere previste nell’apposita convenzione urbanistica. Non è stata terminata la piazza pubblica e non è stata realizzata la sede che doveva essere assegnata al Municipio IX. Gli interventi accennati dovevano essere realizzati dalle varie società che hanno stipulato la convenzione urbanistica, di cui sono responsabili in solido. Ma il tema è oggetto di contenzioso perchè, Parsec 6 spa, ritiene di aver fatto la propria parte e vorrebbe quindi avere le autorizzazioni ad aprire il suo centro commerciale. Il Campidoglio ed il Municipio IX, invece, pongono l’accento sul mancato completamento delle opere concordate. 

La guerra tra centri commerciali e le richieste dei cittadini

A spingere per la sospensione delle autorizzazioni ha provveduto anche, attraverso l’ufficio legale che ne cura gli interessi, anche Euroma2, l’altro centro commerciale presente nel territorio. Ma soprattutto hanno pesato le rivendicazioni che cittadini e comitati del Laurentino hanno riversato su Municipio e Comune. La convenzione urbanistica che ha originato il Maximo Shopping Center, è figlia infatti del programma di rigenerazione urbana del Laurentino Fonte Ostiense. Il quartiere “dei ponti” non ha però ricevuto i benefici attesi. 

La ricerca di soluzioni

Al Campidoglio il compito di dirimere la complicata matassa. Tenendo in dovuta considerazione, come ha recentemente sottolineato Carlo Cafarotti, l’assessore comunale al Commercio, i tanti posti di lavoro che lì si sono creati. Ma anche le opere pubbliche che, necessariamente, la convenzione impone di realizzare. Convenzione che, i consiglieri di Roma Capitale, stanno valutando se possa essere “integrata”. Un’opzione tutta da verificare, alla ricerca d’una  soluzione accettabile per i residenti, la proprietà, i lavoratori ed i clienti. Come provare a farlo, sarà  deciso nel corso della commissione urbanistica che si svolgerà il 30 ottobre. Per quella data, Maximo, doveva già aver aperto. Ad oggi restano i teli sistemati sulle insegne del centro commerciale. Il segnale è inequivocabile. Ed anche un po' metaforico. Fa pensare al silenzio che, la proprietà del nuovo mall, ha deciso di far calare.
 


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