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La politica è (anche) una cosa bella. Dall'Eur provano a coinvolgere gli studenti nell'attività municipale

Un atto proposto da Fratelli d'Italia e approvato in commissione scuola, viene approvato all'unanimità anche in consiglio

Far conoscere meglio alle ragazze e ai ragazzi del territorio il funzionamento della macchina amministrativa e il lavoro istituzionale che si svolge all'interno degli uffici e nell'aula consiliare. E' lo scopo di un progetto promosso dalla commissione scuola del IX municipio, su iniziativa del gruppo di FdI dell'Eur. Approvato all'unanimità in aula, diventerà operativo nei prossimi mesi. 

Il progetto politico rivolto agli studenti liceali

L'idea è di Laura Pasetti, esponente di FdI nel parlamentino di largo Peter Benenson, sede del IX municipio al Laurentino. Si chiama Studenti in Municipio: "Coinvolgeremo tutti i liceali del territorio - spiega insieme al collega Gino Alleori - e per noi è motivo di grande soddisfazione e orgoglio. E' un momento di forte disaffezione verso la politica e la vita civica in generale". 

Fa entrare i giovanissimi nei meccanismi dell'amministrazione

Per questo la proposta è stata prima discussa in commissione scuola, fatta propria dall'organo municipale e riproposta in consiglio per il voto. Che è stato favorevolmente unanime: "L’obiettivo e la finalità del  progetto  - proseguono Pasetti e Alleori - si basano  non solo sulla partecipazione attiva dei ragazzi al lavoro istituzionale dei consiglieri, ma soprattutto sulla possibilità concreta di metterli a conoscenza del funzionamento di tutta la macchina amministrativa e della realtà politica che si svolge all’ interno del Municipio". Chissà che, educando i figli e spiegando loro come lavorano i politici, anche i genitori capiscano meglio il funzionamento del "circo" che c'è 

"Esempio concreto di cittadinanza attiva"

"La attenzione ai beni comuni presenti sul territorio, la possibilità di dar loro spazio aiutandoli a riflettere sulle reali criticità  - concludono i due - ma anche sulle potenzialità dei quartieri in cui abitano fanno di questo progetto un esempio concreto di cittadinanza attiva e di avvicinamento alla educazione civica, materia ormai scomparsa dai banchi di scuola, creando le premesse per un rapporto sempre più stretto e partecipato fra istituzioni e cittadini".
 


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