Ardeatino

Montagnola: il centro Alzheimer è salvo ... fino ad agosto

E' stata scongiurata la chiusura di un servizio molto apprezzato nel territorio. Il centro per malati di Alzheimer resterà aperto fino ad agosto. Catarci- Gasparri: "Abbiamo guadagnato tempo in vista di un nuovo bando pluriennale"

Niente chiusura estiva. Il centro per il malati di Alzheimer del Municipio VIII resterà aperto fino al termine di agosto. Una buona notizia, considerando il rischio corso. L’obiettivo era stato annunciato nel corso dell’ultima conferenza stampa cui, in maniera congiunta, avevano partecipato gli Assessori della Giunta Catarci. Anche i pericoli erano stati bene esplicitati. Pericoli che per ora, si è riusciti a scansare.

LE DIFFICOLTA' - “La situazione di estrema difficoltà economica e finanziaria di Roma Capitale, congiuntamente alla emanazione delle nuove regole sugli appalti locale e nazionale, con il nuovo codice degli appalti, rendono impossibile la prosecuzione di delicati servizi sociali - ha ricordato il Presidente Catarci e l'Assessore alle politiche sociali Dino Gasparri – E’ il caso degli adulti ed anziani affetti da Alzheimer seguiti nel nostro territorio. Si è rischiato di interrompere un servizio essenziale condiviso con il Municipio Roma IX, ma grazie alla determinazione e alla preparazione degli uffici municipali si è riusciti a mantenere l’erogazione del servizio ed a procedere fino al mese di agosto senza ulteriori intoppi.”

PIU' TEMPO - La garanzia di tenere aperto il centro fino ad agosto, offre un margine di manovra all'Ente di prossimità.  “In tal modo - hanno spiegato Gasparri e Catarci -  si è guadagnato il tempo necessario per attendere le nuove disposizioni applicative del codice degli appalti,  con cui emanare un nuovo bando pluriennale” . Un risultato importante, che consentirà ai tecnici del municipio di studiare la normativa che, con le ultime modifiche, è di complicata gestione. "Soprattutto – concludono Catarci e Gasparri – abbiamo mantenuto l’impegno a non lasciare indietro nessuno e a proseguire l’esperienza di quei servizi necessari alla cittadinanza e in particolare alle fasce deboli, come i malati di Alzheimer.”


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