"Tutti contenti. Studenti finalmente a casa e strade incredibilmente svuotate. Già, a un tratto sembra che le distanze diminuiscano e che si possa guadagnare un po' di tempo. Le sveglie degli studenti tacciono, ma continuano ad essere l'incubo di ogni mattina per tutti coloro che lavorano. E gli autobus? Dove è finito il 904, unico servizio di collegamento pubblico per l'intero quartiere di Selva Candida? Davvero non è possibile garantire un servizio di trasporto degno di chiamarsi tale?

Ora possono essere necessari anche 40 minuti di attesa per scorgere all'orizzonte l'agognato autobus che ci avvicina ad una stazione della metropolitana o ci riporta a casa. E dire che tutto questo è estremamente incivile, ci sembra persino riduttivo.

Il costo dei biglietti aumenta, e non è opportuno scagliarsi contro un provvedimento che può e deve essere percepito anche come necessario, ma il servizio non può diminuire. E soprattutto il trasporto pubblico non si rivolge esclusivamente agli studenti, ma a tutti i cittadini. E per loro la data del 10 giugno non ha comportato nessuna riduzione del bisogno di spostarsi nella città.

Stiamo parlando di necessità di spostarsi per raggiungere il posto di lavoro, ma sussiste anche una sacrosanta necessità di partecipare ad eventi, iniziative e quant'altro Roma è in grado di offrire ai suoi numerosissimi turisti, e prima di tutto a chi questa città la vive ogni giorno."

Ida Dragonetti