Primavalle

Gli studenti del liceo a lezione di legalità con il prete coraggio

Don Antonio Coluccia ha incontrato i ragazzi del Liceo Gassman

La battaglia per la legalità, contro mafie e criminalità organizzata parte dai banchi di scuola: dal confronto tra gli studenti e chi di quel contrasto al malaffare ha fatto uno scopo di vita divenendo un esempio per tutti. Don Antonio Coluccia, il prete antimafia, ha incontrato i ragazzi del Liceo Vittorio Gassman per un seminario sulla criminalità. Nell’assemblea che ha gremito la biblioteca della scuola di via Pietro Maffi particolare risalto è stata data alla  mafia al giorno d’oggi, all’immigrazione e al traffico di organi oltre che alla droga e micro e macrocriminalità. 

Al Liceo Gassman l'incontro con il prete coraggio

Un incontro nell’ambito del progetto sulle scuole sicure, fortemente voluto dal Dirigente scolastico Vincenzo Lenzoni, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Primavalle rappresentati dall’assistente capo coordinatore Corrado Tiralongo. Al liceo anche gli esponenti politici locali per rafforzare l’impegno dell’amministrazione nel contrasto ad ogni forma di criminalità.

Don Antonio Coluccia: il prete eroe antimafia

Don Antonio Coluccia, al quale i ragazzi hanno rivolto molte domande, è stato l’assoluto protagonista. Il prete coraggio, nominato anche poliziotto ad honorem, da anni vive sotto scorta viste le ripetute minacce di morte e un agguato subito. In un bene confiscato alla banda della Magliana ha fatto nascere  una casa famiglia fondando l’Associazione opera Don Giustino. Da tempo è impegnato tra le strade di San Basilio tra messe anti spaccio e rosari per la legalità. Protagonista di una serie di piccole processioni nate per portare un messaggio di legalità e fede nel quartiere: per accendere i riflettori e, perché no, rallentare i signori della droga. Più di una volta per questa sua missione è stato minacciato e insultato. Ieri l’incontro con gli studenti affinchè la battaglia per la legalità, contro tutte le mafie, parta dai banchi di scuola: dalle nuove generazioni. 


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