Ore di assistenza per gli alunni disabili ridotte anche del 70% e famiglie sul piede di guerra: questo quanto emerso dalla riunione di ieri della Consulta dell’Handicap del Terzo.

Un incontro che i consiglieri di maggioranza Cascapera, Corbucci e Maccaroni hanno definito “shoccante”, ricordando come le difficoltà derivanti dall’indizione del nuovo bando per l’affidamento del servizio in agosto fossero già state evidenziate e sottoposte all’Assessore alle Politiche Sociali del Municipio III, Eleonora Di Maggio.

"Le testimonianze commoventi dei genitori hanno mostrato la drammaticità della situazione dovuta ad una carenza di fondi di quasi un milione di euro" – hanno spiegano i consiglieri di maggioranza.

L’Assessore al Sociale, scusandosi per la condizione che si è generata, ha comunque assicurato che almeno per il prossimo mese le situazioni più gravi saranno tutelate grazie a 60 mila euro recuperati dal bilancio municipale.

"Tuttavia – hanno proseguito Cascapera, Corbucci e Maccaroni - servono ulteriori fondi e non possiamo non ravvisare che eravamo purtroppo stati facili Cassandre dell'attuale situazione di disagio. Bisognava infatti ottenere maggiori risorse da Roma Capitale durante la discussione del bilancio, come fatto da altri Municipi”.

Dai colleghi di maggioranza l’invito all’Assessore a riflettere in maniera seria sul proprio operato in questo anno di mandato e sui disagi che il Municipio sta arrecando alle famiglie: un appello che, nemmeno troppo velatamente, sa proprio di richiesta di dimissioni.

Ben più esplicito il capogruppo di Fratelli d’Italia a Piazza Sempione, Francesco Filini:  "Oramai l'esperienza dell'Assessore Di Maggio alla guida dei servizi sociali del Municipio III è giunta al capolinea e credo che la vergogna e l'imbarazzo dichiarate dall'Assessore alle famiglie dei ragazzi disabili che si sono visti tagliare le ore e il servizio totalmente stravolto, siano il segno che anche lei in cuor suo sa di aver fallito”.

Nel Consiglio di oggi sarà discusso e votato un documento che chiede all’Assemblea di pronunciarsi sull'operato dell'assessore di SeL: per l’atto è prevista la votazione a scrutinio segreto e dunque, viste le premesse, l’esito non sembra essere così scontato.