Serpentara-Fidene

Impianto Ama, Bonelli: "Rafforziamo volontà su delocalizzazione"

Il presidente del IV Municipio è intervenuto a Tele Radio Stereo 2: "Qualora si accertino le responsabilità, spero che i colpevoli paghino". Alle 18 consiglio straordinario a Villa Spada.

Questa mattina il Presidente del IV Municipio, Cristiano Bonelli, è tornato a parlare dell’impianto Ama di via Salaria 981 e lo ha fatto ai microfoni di Tele Radio Stereo 2.


“Quello dell’impianto Ama – ha detto il minisindaco – è un problema sentitissimo da migliaia di lavoratori che operano in quella zona e soprattutto dai residenti che devono subire gli sgradevoli odori quotidianamente”.


“La politica anni fa, nei vari schieramenti – ha spiegato Bonelli – ha dato il peggio di sé: oggi bisogna mettere mano alla scelta pessima di porre in via Salaria 981 l’impianto”.


Il minisindaco, in linea con il documento che oggi sarà discusso nel Consiglio straordinario a Villa Spada, ha spiegato come molte azioni siano già state messe in campo dall’aula consiliare di Piazza Sempione e dalla Presidenza stessa: “Nella sostanza però – ha detto Bonelli – il problema non si è risolto, l’unica concreta via d’uscita è una sola: delocalizzare l’impianto altrove”.


Alle 18 l’Assemblea della Quarta si riunirà nei locali della Chiesa S.Innocenzo I per chiedere ancora una volta lo spostamento dell’impianto dal civico 981 della Salaria: “Questo Consiglio, voluto appositamente in loco, dovrà servire a rafforzare nuovamente la richiesta di delocalizzazione. Al di la dello scontro politico – ha sottolineato il minisindaco – dobbiamo risolvere il problema per rispettare gli impegni presi con i cittadini”.


Bonelli ha poi ricordato come sull’impianto Ama di via Salaria sia in corso un’indagine della Procura di Roma per verificare se i miasmi provengano effettivamente dal civico 981 e i disturbi lamentati dai residenti siano ad essi dovuti: “Qualora venga accertata in maniera ufficiale tale responsabilità, mi auguro che partano denunce nei confronti di coloro che hanno causato ciò. Chi ha sbagliato paghi”.


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