Talenti

Via Capuana e il contenzioso sul pericoloso muro di cinta franato nel 2010

Il condominio che non si mette d'accordo e tanti danni da pagare: a Febbraio la prima udienza. Bisognerà aspettare l'esito della causa per metterlo in sicurezza?

Un contenzioso lungo un anno e mezzo per un muro di cinta crollato nel 2010 a via Capuana, nel quartiere Talenti. La prima udienza sulla spinosa questione che ha generato discordia nel condominio era stata fissata per lo scorso 15 Ottobre 2011, ed è stata poi rimandata al prossimo 15 Febbraio. Ad oggi tutto tace e nessuno sembra preoccuparsi delle condizioni di sicurezza del muro, le cui restanti macerie versano in una situazione di degrado, circoscritte da una struttura di protezione.

Un passo indietro.  Viste le prime avvisaglie sul rischio frana, nel mese di Marzo 2011 il muro perimetrale di due palazzine in via Luigi Capuana angolo via Dino Frescobaldi era stato ristrutturato - sommariamente, direbbe oggi qualcuno. Si arriva così al  21 Luglio 2010: l'imponente muro crolla improvvisamente e le macerie invadono la strada. Il tratto di via Capuana rimane chiuso al traffico per due mesi, e con la strada anche l'attività commerciale che si trova proprio sotto al muro e che, nella sfortuna, il giorno stesso del crollo avrebbe dovuto inaugurale una parte dei locali destinata a bar. La strada e l'attività commerciale riaprono il 17 Settembre 2010, e non con pochi disagi, come ben testimoniato da un fotogramma del video del crollo realizzato all'epoca da Tg Roma Talenti. Ad oggi è passato un anno e mezzo dal crollo, e non si è ancora venuti a capo della vicenda. Di chi è la pertinenza del muro? Chi deve pagare i danni causati dal crollo? A giudicare dal racconto del proprietario della videoteca in questione si tratterebbe di una grossa cifra, considerati i due mesi di occupazione di suolo pubblico in cui la strada è stata chiusa, oltre ai danni chiesti dalla videoteca stessa e i lavori di messa in sicurezza del muro che prima o poi andranno fatti. 

"Nessuno ci si è più filato, del Municipio non si è più visto nessuno, tanto meno dell'ufficio tecnico", spiega il proprietario della videoteca. "Ci avevano detto che c'era la possibilità di far intervenire coattivamente il Municipio per un intervento di messa in sicurezza, ma non ne abbiamo saputo più nulla. Intanto, oltre ai danni subiti nei due mesi in cui siamo stati chiusi e in cui in ogni caso abbiamo sostenuto spese per l'attività, ancora oggi abbiamo tanti disagi. Quando piove davanti al negozio si crea un pantano di fango,e i detriti e la terra che stanno dietro la struttura provvisoria di protezione fuoriescono sul marciapiede. Il cavo adsl lo teniamo all'aria aperta in modo spartano perchè non si sa dove farlo passare sotto ai resti del muro. Per non parlare delle infiltrazioni", conclude amareggiato il proprietario della videoteca.

La speranza, dunque, è che ciò che resta del muro venga presto messo in sicurezza, senza dover aspettare i lunghi e annosi tempi della causa in corso.


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