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Ex Snia, una petizione per chiedere al Comune l'esproprio dell'area: al via la raccolta firme

Dopo il lancio della petizione su Change.org, la raccolta delle firme arriva al lago Bullicante e in diversi esercizi commerciali del quartiere. I cittadini chiedono che tutta l'area dell'ex fabbrica, che a breve diventerà monumento naturale, venga espropriata dal Comune

Una petizione per trasformare tutta l'area dell'ex Snia in un monumento naturale che sia anche un parco pubblico aperto a tutta la città. Una petizione, quindi, per chiedere che il Comune di Roma proceda con l'esproprio dell'area privata. Dopo il lancio sulla piattaforma Change.org, la raccolta firme di comitati e realtà territoriali attive da anni "in difesa dell'ecosistema del monumento naturale" arriva, su carta, tra i quartieri del Pigneto, del Prenestino e di Tor Pignattara.

Il primo banchetto è stato montato domenica scorsa, a piazza Malatesta, nell'ambito di un'iniziativa dedicata alla Cura del se' e della salute. Tutti i giorni è possibile firmare la richiesta direttamente al Lago della Snia mentre nei prossimi giorni comparirà anche in molti esercizi commerciali del quartiere (la mappa verrà aggiornata sulla pagina Facebook del Lago Bullicante).

La battaglia per l'esproprio dell'intera area dura da anni ma nelle ultime settimane ha subito un'accelerazione in seguito alle operazioni di distruzione della vegetazione e di abbattimento degli alberi effettuate con le ruspe dal proprietario dell'area privata, una società del gruppo Pulcini, fino a oggi rimasta fuori dal perimetro del monumento naturale. Non ancora per molto: settimana scorsa Roma Natura ha formalizzato alla regione Lazio la richiesta di ampliamento del monumento naturale e il presidente Zingaretti ha annunciato di aver deciso di accoglierla. Nei prossimi giorni si attende la firma del decreto. L'ampliamento del monumento naturale tutelerà l'area, entro la quale non sarà più possibile effettuare operazioni senza il nulla osta di Roma Natura, ma non la renderà pubblica e accessibile a tutti. Da qui la richiesta dei cittadini che il Comune di Roma la espropri.

La commissione: il Comune si muove verso l'esproprio. I cittadini: "Atti concreti"

I motivi del perché a tutti i cittadini del quadrante dovrebbe interessare l'esproprio sono stati raccontati a più riprese dagli attivisti del Forum territoriale del Parco delle Energie: "Migliaia di abitanti e decine di classi delle scuole romane, di ogni ordine e grado, hanno visitato l'area e hanno potuto conoscerne il valore naturalistico. Ricercatori, studiosi, scienziati di tutto il mondo hanno mappato la stupefacente ricchezza della flora e della fauna, che trova rifugio ai margini di uno dei comprensori più inquinati d'Europa. L'area del lago e della fabbrica Ex Snia rappresentano il modello di una città più vivibile per tutti", hanno scritto. "Un patrimonio ambientale in fase di sviluppo che va salvaguardato, anche come soluzione concreta in questa città per contrastare i cambiamenti climatici in atto, un bene necessario alla salute e al benessere della collettività".

Intanto continua a crescere anche il sostegno alla petizione online pubblicata su Change.org, che in due settimane ha superato le 4260 firme. Il presidio al lago Bullicante contro le ruspe, che si è riconvocato ogni giorno da ormai dieci giorni, continua. Nonostante l'attenzione delle istituzioni, con l'assessore all'Urbanistica Montuori che ha segnalato la situazione per 'danno ambientale' e la richiesta di poter procedere con un'ispezione alla magistratura da parte di Soprintendenza e Polizia locale, i lavori di sradicamento di alberi e vegetazione continuano. 


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