La Storta

Soffocato da incuria e rifiuti: a La Storta il parco mai realizzato nascerà grazie ad attivismo civico

Nel week end scorso una decina di volontari, supportati da AMA, hanno iniziato la bonifica dell'area. Ribera: "Da qui a Primavera avremo il parco che il quartiere merita"

Volontari a lavoro a La Storta. Obiettivo quello di preparare l'area - compresa tra via Giacinto Gallina a fondo valle e via della Cerquetta sul crinale - a divenire un vero e proprio parco pubblico. Uno spazio verde abbandonato da tempo dove il quartiere, da anni, aspetta la realizzazione di quel giardino previsto ma mai sorto. 

Così nel week end scorso una decina di volontari, supportati da AMA, hanno iniziato la bonifica preliminare dell'area che sarà completata il prossimo 23 gennaio: "Lo scopo - ha raccontato a RomaToday il presidente della Commissione Ambiente in Municipio XV, Marcello Ribera - è quello di far sorgere davanti alla scuola Amaldi e al liceo De Sanctis quel parco pubblico previsto che però il quartiere non ha mai avuto. Un giardino pubblico che nascerà dal basso, grazie all'attivismo civico". 

E infatti protagonisti di questo intervento sono stati, ancora una volta, i cittadini con in testa Franco Romani - già promotore di alcuni interventi a la Cerquetta e in via Tieri - e  Lorena Di Carlantonio, residente della zona che ha sottolineato con enfasi l'importanza di quanto si andrà a realizzare. 

"Speriamo di vedere sorgere al più presto un parco attrezzato pienamente fruibile dal quartiere: un'area che funga come elemento di collegamento  tra i due fronti della vallata e non come territorio di confine abbandonato alla mercé dei cittadini poco virtuosi e dei loro rifiuti". 

Il lavoro da fare - bonificata parte della discarica abusiva creatasi nel tempo - è ancora molto: rimozione della spazzatura rimasta, sfalcio di vegetazione incolta e rovi per poi provvedere agli arredi, alla realizzazione dei viottoli e alla piantumazione delle alberature. 

"Per realizzare tutto ciò - sottolinea ancora Di Carlantonio - ci vorranno tempo, la collaborazione dell’Amministrazione locale, ma soprattutto la partecipazione e la volontà di ciascuno di noi".
 La Storta dunque, spinta dall'impegno di alcuni attivi residenti, sogna adesso - al posto di rifiuti e incuria - il parco previsto e promesso mai avuto. 
 


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