Prima Porta

A Prima Porta fango e paura: Codacons chiede indagine alla Procura

"Omesso controllo e vigilanza": l'organizzazione a tutela dei consumatori chiede di verificare "mancata manutenzione e controllo" sul funzionamento delle idrovore e dell'impianto fognario

E' bastato un temporale di maggio, minuti di pioggia battente e incessante per far sprofondare nuovamente Prima Porta in acqua e fango. Il quadrante più colpito quello di via Procaccini dove la mancata allerta meteo ha di fatto reso impossibile l'attivazione immediata delle idrovore che, in attesa dell'impianto definitivo, si reggono sull'accensione manuale.

Così per oltre un'ora, nell'arco di tempo necessario all'accensione delle pompe, le strade - via Edolo, via Giovanni da Borgogna, la stessa Procaccini e via Montù Beccaria - si sono trasformate in fiumi in piena allagando cortili, garage e pianterreni.  

“L’esperienza del passato non ha insegnato nulla. Alla prima pioggia intensa interi quartieri finiscono sott’acqua, con disagi immensi per i residenti e rischi sul fronte della sicurezza. Ci chiediamo come si possa pensare di organizzare le Olimpiadi a Roma quando non si riesce nemmeno a difendere la città da un banale temporale” - ha commentato il Presidente di Codacons, Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma, sollevando interrogativi e dubbi "sulla capacità della Pubblica Amministrazione a far fronte, tra l’altro, ad una situazione meteorologica largamente prevista con anticipo". 

Dubbi vi sarebbero - secondo l'organizzazione a difesa dei consumatori - anche sul funzionamento tempestivo delle idrovore e sul mancato adeguamento dell'impianto fognario. Da qui la richiesta del Codacons alla Procura di Roma di aprire un'indagine "alla luce delle possibili fattispecie di omesso controllo e vigilanza, verificando la mancata manutenzione e controllo sul funzionamento delle idrovore e dell’impianto fognario".
 


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