Prima Porta

È morto Vittorio D'Amico, memoria storica di Labaro

L'uomo si è spento a 85 anni. Con il suo libro ha raccontato storie, luoghi e famiglie dell'ex borgata

C’è un’intera periferia in lutto. Labaro piange Vittorio D’Amico, memoria storica del quartiere. L’uomo se n’è andato a 85 anni. 

È morto Vittorio D’Amico

“Era uno degli ultimi nativi fondatori di Labaro. Gente che nacque qui quando Labaro non era quella di adesso, solo un paio di case dove vivevano agricoltori che tentavano la fortuna nell’agro romano e nella Valchetta Cartoni” scrive in un lungo ricordo consegnato alle pagine social Gianni Di Santo, uno dei residenti della zona.

“Curioso della vita, grande viaggiatore, sempre con il sorriso sulle labbra, visceralmente di fede calcistica laziale (tanto che suo figlio lo ha chiamato Giorgio in onore di Giorgio Chinaglia), ogni domenica seduto al primo banco in chiesa, vulcanico e per certi versi geniale. E sempre pronto a discutere e dialogare con i giovani. Recuperare la memoria collettiva di un luogo dove ci vivono le persone, è stata la grande scommessa (vinta) di Vittorio”. Già perché D’Amico con anni di ricerche bibliografiche e fotografiche ha pubblicato anche un libro su Labaro, Prima Porta e Grottarossa: un viaggio nel tempo con luoghi, storie e curiosità da consegnare alle generazioni più giovani. Tutte le famiglie della zona ne hanno almeno una copia in casa. 

Il prof di Castel Giubileo e Settebagni

Ma Vittorio D’Amico era molto conosciuto anche fuori dai confini della borgata della Flaminia. Professore alla scuola media Ungaretti ha cresciuto numerose generazioni di Castel Giubileo e Settebagni. Tantissimi i messaggi di cordoglio degli alunni che hanno frequentato quell’istituto negli anni '80 e '90 che lo ricordano come il “prof. che faceva lavorare il compensato”. 

La memoria storica di Labaro

“Un caro pensiero e un grazie a mio zio Vittorio D'Amico, salito in cielo, in ricordo della sua grande curiosità e il contributo che ha dato a Labaro con i suoi libri” ha scritto la nipote Roberta. “Un uomo sempre pronto ad aiutare, per non parlare dell’impegno sulla storia di Labaro coinvolgendo tutti gli abitanti con le loro storie! Sei e sarai sempre una persona fantastica” il messaggio di Dolores. E poi Roberto: “Porterò sempre il tuo ricordo di un uomo eccezionale da prendere come esempio”. 


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