San Giovanni

Piazza Re di Roma contesa, ci rimette il M5S

Il M5S lamenta la concessione di OSP a troppe realtà politiche contemporaneamente. Lozzi (M5S) "Avevamo il permesso per 3 gazebi. Ci siamo limitati ad uno, subendo un danno economico"

Piazza Re di Roma è uno dei luoghi più ambiti della Capitale, per svolgere la propria campagna elettorale. A maggior ragione lo diventa se si vuole lanciare la propria candidatura a livello territoriale.

Così è accaduto, sabato 18 maggio, che tante formazioni politiche si siano ritrovate a dover, loro malgrado, condividere la medesima piazza. La parte del leone l’ha fatta Ignazio Marino ed il centrosinistra, ma gli spazi sono stati fruiti anche da formazioni di centrodestra e dal M5S. E proprio quest’ultimo, in verità, ad aver sollevato il problema, perché correttamente convinto d’aver seguito le procedure del caso.

“Avevamo richiesto gli OSP (concessioni per l’occupazione di suolo pubblico) con largo anticipo, per poter appoggiare 3 gazebo e far intervenire i nostri attivisti e per farli confrontare con le persone – denuncia in un video Monica Lozzi, candidata Presidente del M5S nel Municipio VII – ma quando siamo arrivati abbiamo trovato già occupata la piazza da un palco del candidato Ignazio Marino e da un gazebo della stessa lista che distribuiva cibo e bevande. Poi c’era un altro gazebo del PDL, uno della Destra ed un altro di Casapound. Abbiamo chiamato la polizia chiedendo di verificare gli OSP, di cui erano tutti dotati ad accezione di Casapound”.

Ma concentrare tante formazioni politiche, in campagna elettorale, può rappresentare un fattore di rischio. “Per evitare problemi di sicurezza – racconta Monica Lozzi – abbiamo deciso di non aprire i nostri gazebo ma quando ci siamo resi conto d’essere gli unici a interessarsi di questa problematica, abbiamo deciso di limitarci ad aprirne uno solo, anche per mantenere fede agli impegni presi con le persone a cui avevamo dato appuntamento”.

Un altro attivista, nel video postato sulla pagina facebook della candidata presidente del Municipio VII (ex IX e X),  segnala come “il segretario del Gabinetto del Sindaco - ragionando sulla disponibilità della piazza - mi ha detto ‘a vostro buon cuore’. Io sono rimasto allibito”. Monica Lozzi, invece, punta l’indice contro la cattiva organizzazione. “Tutto questo dimostra come sotto la campagna elettorale ci sia una forte disorganizzazione anche della Questura, perché per eventi così importanti si rischia di creare situazioni pericolose. Noi oltre che limitarci ad un solo gazebo, abbiamo anche limitato il raggio d’azione dei nostri attivisti. Ma abbiamo speso dei soldi, per pubblicizzare quest’incontro a cui tenevamo. Oltre che sul piano morale, siamo stati danneggiati anche su quello finanziario. E noi – conclude Monica Lozzi, candidata Presidente al Municipio VII per il M5S – la nostra campagna ce la finanziamo da soli”.


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