Tiburtino

Basf, anche la Regione passa al Sindaco la patata bollente

Anche la Pisana ha dato il suo all'autorizzazione Integrata Ambientale. La decisione spetta ora al Sindaco Alemanno. I comitati al ministro Prestigiacomo: “Faccia partecipare i suoi funzionari alla Conferenza dei servizi”

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Comitati dei Cittadini di Case Rosse, Settecamini, Ponte di Nona segnalano un aggiornamento nella vicenda Basf/ex Engelhard. La Provincia, favorevole a concedere l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla Basf per mancanza di presupposti, rimanda ogni decisione al Sindaco che è l’Autorità Sanitaria Locale.

E oggi si apprende che dello stesso avviso è la Regione: “in una lettera inviata al NOE (nucleo operativo ecologico, ndr) e alle altre Amministrazioni competenti, sostiene la stessa versione della Provincia: cioè anche la Regione rimanda al Sindaco ogni decisione”.

Il documento difende le autorizzazioni e le proroghe che la Regione stessa ha concesso alla Basf,  dando importanza al piano di monitoraggio e controllo che, sostiene nella lettera “concordato all’interno di un tavolo tecnico a cui ha partecipato anche il Comitato di Quartiere di Case Rosse”. Cittadini che, però, precisano: “i Comitati sono stati invitati a questo tavolo nel 2004, dove hanno espresso il loro punto di vista che era nettamente contrario ai contenuti di questo piano di monitoraggio, realizzato invece in accordo con l’Azienda, e che prevede i famosi controlli pianificati, e quindi su preavviso, a cui i Comitati si sono sempre opposti”.

“A questo punto”, concludono i Comitati, “la nostra salute sta davvero solo nelle mani del sindaco Alemanno, che dovrà esprimere parere negativo all’Autorizzazione per l’inceneritore!”.

I cittadini fanno appello anche al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo: “può fare molto per noi, facendo partecipare i suoi funzionari alla Conferenza dei Servizi per controllare che vengano rispettate tutte le norme legislative. In particolare ci riferiamo all’adozione della migliore tecnologia disponibile, AquaCritox/AquaCat, al posto dell’inceneritore e alla prescrizione della Valutazione di Impatto Ambientale, prevista dal Consiglio di Stato. Queste ed altre indicazioni sostenute dai Comitati non sono state accolte dalla Provincia”.


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