San Basilio

IV municipio, più rate per gli inquilini Erp "colpiti" dal conguaglio

Approvata una mozione con la quale si chiederà al sindaco Roberto Gualtieri di prevedere agevolazioni per chi deve mettersi in regola con i pagamenti

Casa popolare al Tiburtino III - foto d'archivio

Dilazionare il più possibile le rate per tutti gli inquilini colpiti dal conguaglio. È questo l’obiettivo della mozione, approvata all’unanimità dal consiglio del IV Municipio, presentata da Federico Palmaccio, vice presidente del consiglio, e da Federico Proietti, capogruppo del Pd. Un atto che serve a dare respiro a tutte quelle persone, titolari di un alloggio popolare, alle prese con il pagamento degli arretrati sui canoni d’affitto.

Conguaglio

Come raccontato da RomaToday, a ottobre del 2023 Aequa Roma, società che ha un contratto con il Campidoglio per occuparsi del recupero credito, ha inviato lettere in cui chiede anche cifre superiori ai 9mila euro a buona parte degli inquilini morosi che vivono in appartamenti Erp del Comune di Roma. Gli enti preposti all’aggiornamento dei canoni di locazione hanno infatti completato le attività di censimento per l’anno di imposta 2019 ed inviato agli assegnatari Erp le pratiche di conguaglio riferite all’aggiornamento del 2017.

Case popolari nel IV municipio

Nel IV municipio insistono oltre 11.000 alloggi di edilizia residenziale pubblica e circa 6.000 locali non residenziale. Numeri importanti se si pensa che l’ultima rilevazione censuaria biennale svolta da Ater e Aequa Roma ha coinvolto 68.000 abitazioni e oltre 40.000 locali. Non a caso, il IV municipio di Roma, secondo l’annuario statistico di Roma Capitale 2022, è quart’ultimo per reddito individuale imponibile medio. Si capisce bene quanto, per molti inquilini, sia praticamente impossibile pagare il conguaglio che viene preteso in un’unica soluzione. Inoltre, il mancato pagamento rende gli assegnatari “morosi”, con tutte le conseguenze del caso.

Rateizzazione

Ad oggi, il conduttore moroso può però effettuare un atto di riconoscimento del debito e di impegno al pagamento, a prescindere dall’importo, di massimo 24 rate. Troppo poco secondo i proponenti della mozione, anche alla luce del fatto che la manovra di bilancio 2024-2026 non finanzia, per il secondo anno consecutivo, i fondi per l’affitto e la morosità incolpevole.

Così, in deroga alla delibera dell’Assemblea capitolina numero 110 del 2020 (che prevede appunto un massimo di 24 rate, di minimo 50 euro, per chi vuole saldare il proprio debito) l’assemblea municipale ha approvato la mozione che chiede di aumentare il numero di rate a disposizione degli assegnatari Erp. Non solo. Con il documento verrà chiesto ad Aequa Roma di fornire maggiori informazioni sul proprio sito e di rielaborare il format dei bollettini inviati agli utenti, in modo da sperare in modo chiaro il canone di locazione dell’immobile da eventuali conguagli o morosità.

“Questo è un intervento di semplificazione e di miglioramento delle condizioni di vita degli inquilini dell’edilizia residenziale pubblica che ci è stato fortemente richiesto dai cittadini - dichiara Valerio Palmaccio, vice presidente del Consiglio municipale - con questo atto vogliamo contribuire al buon lavoro che stanno facendo il sindaco e l’Assemblea capitolina sul tema  dell’edilizia residenziale pubblica, chiedendo una maggiore dilazione delle rate per tutti gli inquilini che sono stati oggetto del conguaglio.”

“Il nostro è un territorio fortemente caratterizzato dalla presenza di edilizia residenziale pubblica e da una grande fragilità del tessuto socio economico - sostiene Federico Proietti, capogruppo del Pd in IV Municipio - ecco perché ci è sembrato fondamentale anche garantire una maggiore trasparenza della sezione privata di Aequa Roma per dare contezza agli inquilini della propria situazione debitori. Ringraziamo – conclude Proietti - anche i colleghi di opposizione che hanno votato insieme a noi questo atto, dimostrando che su temi particolarmente sentiti non esistono divisioni di parte”.


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