San Basilio

La linea B a Casal Monastero ad un punto morto: i comitati al ministero

Il comitato di quartiere, insieme al presidente del Municipio IV, ha partecipato all'incontro presso il Ministero dei Trasporti in cui si è discusso del prolungamento della linea B

Ancora ad un punto fermo i lavori per il prolungamento della linea b della metropolitana da Rebibbia a Casal Monastero. Nella mattina di mercoledì, una rappresentanza del comitato di quartiere di Casal Monastero, appunto, insieme al presidente del Municipio Roma VI, ha partecipato ad un incontro che si è svolto al Ministero dei Trasporti per conoscere lo stato della situazione attuale. Presente all'incontro anche Michele Civita, assessore ai trasporti della Regione Lazio, Paolo Omodeo Salè, presidente di Roma Metropolitane e alcuni tecnici del Ministero. 

IL COMITATO DI QUARTIERE - "E' stato un incontro interlocutorio - spiega Alessandro Zaghini, presidente del comitato di quartiere di Casal Monastero - non abbiamo avuto una risposta definitiva, sappiamo, quindi, che il problema maggiore è rappresentato dalle aree non più disponibili". Su quanto avvenuto all'incontro, continua: "Ci hanno assicurato che la ditta Salini è ancora intenzionata a realizzare l'opera, pertanto - prosegue - è necessario trovare un punto di incontro che sblocchi la situazione". Conclude: "Auspichiamo che il commissario Tronca metta un punto fermo a questa situazione così che i suoi successori possano dare l'ok al procedere dei lavori". 

PRESIDENTE MUNICIPIO IV - "La cosa importante- ha dichiarato Emiliano Sciascia, presidente del Municipio Roma IV a margine dell'incontro - è che si sia rimessa in moto la macchina". Poi aggiunge: "C'e' la volontà politica di realizzare l'opera e l'incontro è stato utile, anche se non c'èancora una soluzione al problema". Tuttavia, commenta: "C'è stata però la disponibilità del Ministero e della Regione a capire come intervenire rispetto al problema della definizione finanziaria dell'opera, in particolare per la questione delle compensazioni che dovrà chiarire il Comune". Infine, precisa: "Non c'è più la disponibilità di alcune aree previste nel vecchio bando per cui il Comune dovrà aprire un confronto con il concessionario".


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