San Basilio

Partono i lavori per la nuova casa della comunità al posto dell'ex asilo abbandonato

Il dipartimento patrimonio di Roma ha consegnato ufficialmente la struttura all'Asl. Lavori al via il 7 marzo e si dovrebbero concludere a metà 2025

I genitori volevano venisse riaperto l’asilo. Al posto dell’ex Bimbilandia, invece, nascerà un nuovo presidio sanitario. Dopo l’annuncio dello scorso anno, la struttura abbandonata di Torraccia avrà finalmente uno scopo. Anni di abbandono, danni strutturali e promesse non mantenute avevano fatto perdere le speranze agli abitanti di zona di rivedere in funzione l’edificio. Con i soldi del Pnrr, invece, l’ex asilo diventerà una casa della comunità.

La consegna

Martedì 27 febbraio c’è stata infatti la consegna ufficiale da parte del dipartimento patrimonio di Roma all’Asl per permettere all’azienda sanitaria di far partire i lavori. L’avvio dei cantieri è stato fissato per il 7 marzo 2024 ed avranno la durata di circa un anno e mezzo, per un costo complessivo di 2,3 milioni di euro.

Una volta pronta, nella struttura sarà possibile trovare non solo i medici di base ma anche pediatri, specialisti, infermieri e psicologici. Soprattutto, nel quartiere sparirà quello che è, a tutti gli effetti, un vero e proprio monumento al degrado.

Lotta al degrado

Così, dopo l’avvio dei cantieri per l’ospedale di comunità nel Tiburtino III a via del Frantoio, anche Torraccia avrà il suo presidio. Del resto, riaprire la scuola sembrava ormai impossibile. Sfruttare i fondi del Pnrr per cambiare anche destinazione ai locali è sembrata essere l’unica opzione per non lasciare l’edificio abbandonato ancora per molti anni.

“Abbiamo la certezza che questi lavori verranno terminati - dice il presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti – sono fondi Pnrr e vanno utilizzati con scadenze ben precise. Sono contento di annunciare che Torraccia avrà la sua prima casa della comunità, un presidio sanitario al posto di un edificio degradato”.

La storia

Le vicissitudini dell’ex asilo Bimbilandia cominciano nel 2015 quando il Consiglio di Stato, con una sentenza, ha stabilito la chiusura della scuola. Ne seguirono proteste ed incontri con la politica visto che bambini e bambine erano rimasti senza un asilo e tantissime lavoratrici senza un lavoro. Il plesso, è rimasto intanto abbandonato. Nel giugno 2021 una sorta di colpa di grazia, con l’incendio causato, presumibilmente, da vandali. Nel frattempo, si è smesso di parlare della riapertura dell’asilo. Si sono avanzate proposte per creare uno spazio polifunzionale destinato alle associazioni  o un polo 0-6 per l’infanzia.


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