Ponte di Nona

Sgomberi nel VI municipio: chiude lo sportello Asia a Ponte di Nona, resiste il Sidi

Sgomberata la sede dell'associazione inquilini e abitanti a Ponte di Nona, per il sindacato dei disabili, invece, l'appuntamento è rinviato a 30 giorni per lo sgombero forzato

Momenti di tensione oggi in due dei quartieri del Municipio Roma VI delle Torri, Ponte di Nona e Tor Bella Monaca. Sgomberato, infatti, lo sportello Asia, associazione inquilini e abitanti nel quartiere di Nuova Ponte di Nona. Un tentativo di sgombero, invece al Sidi, sindacato degli invalidi e dei disabili di largo Ferruccio Megaroni di Tor Bella Monaca, rimandato, poi a 30 giorni. 

ASIA - "Tronca chiude lo sportello ASIA a Ponte di Nona, in via della Riserva nuova 61, locale assegnato all'associazione culturale no profit 'La Scintilla' in base alla delibera comunale 26 del 1995, presenza democratica fin dalla nascita del quartiere in difesa dei più deboli; lascia invece le Slot Machine e i Punti Verde Qualità", fanno sapere dall'associazione.

"Questo è il ripristino della legalità per il Commissario prefettizio che invece sta ignorando l'applicazione della legge per la truffa dei piani di zona messa in atto dal 'mondo di sopra' di Mafia Capitale nei confronti di decine di migliaia di cittadini romani". Infine, dall'associazione, l'invito alla protesta: "L'ASIA-USB chiama il quartiere e la periferia romana alla mobilitazione per la difesa di tutti i presidi sociali.

SIDI - Questa mattina, intorno alle ore 11.15 circa, vigili urbani e polizia con atto del Dipartimento Patrimonio hanno tentato lo sgombero dell’immobile in cui si trova il SIDI, sindacato degli Invalidi e Disabili. Non sono riusciti nell’intento per l’opposizione degli operatori e degli utenti dello stesso, alla fine hanno desistito e concesso 30 giorni di proroga, al termine dei quali procederanno allo sgombero forzato.

LA SOLIDARIETA' DEL CENTRO SOCIALE - "I locali della nostra realtà, sono tra le ali dei locali del SIDI, sono stati assegnati in affidamento dopo il Progetto Urban", spiega Mario Cecchetti, responsabile de El Chentro Sociale di Tor Bella Monaca. "Alla fine del 2008 ci hanno chiamato per l’assegnazione stabilendo un canone - puntualizza - Al Dipartimento Patrimonio, al momento della firma, ci hanno riferito che per il pagamento sarebbero stati inviati dei bollettini, mai arrivati". Poi aggiunge: "E’ arrivata però, nel febbraio scorso, una lettera dal Patrimonio in cui ci veniva chiesto il pagamento del canone e anche degli arretrati".

Su quanto deciso spiega: "Abbiamo espresso la volontà di pagare regolarmente un canone concruo alla nostra realtà ma non eravamo disposti a pagare arretrati di cui non capivamo la ragione".  Cecchetti prosegue: "Ora, dopo Mafia Capitale arriva il Commissario Tronca e inizia a sgomberare queste realtà come il SIDI, o come la nostra, affermando che a Roma vada rispristinata la legalità". A questo punto la precisazione: "Tutto ciò è inaccettabile, perchè a Tor Bella Monaca sono proprio realtà come le nostre ad avere un ruolo importante, soprattutto, per ristabilire la legalità. Qui il problema della legalità non siamo certo noi", commenta. Infine un messaggio di solidarietà all'Asia e al Sidi: "Continueremo a resistere a quello che reputiamo non un ripristino di legalità ma, al contario, un attacco a quelle strutture sociali presenti nel territorio, che da anni svolgono le loro attività, spesso, fin troppo, in assenza delle istituzioni".


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